sabato 22 marzo 2025

“Molly e quella voglia color cioccolato”

“Molly e quella voglia color cioccolato”
Un’ultima spinta, urlò Genny, e poi un silenzio assordante immobilizzò il villaggio.
La piccola Molly finalmente era venuta al mondo, bella come il sole, luminosa e urlava come se non ci fosse un domani.
Genny l’ostetrica, quando la prese in braccio si accorse sin da subito, che sarebbe stata una bimba speciale…
La voglio vedere, urlò Mimma la mamma, ti prego Genny dammela in braccio, ho atteso nove mesi, ed ora, vorrei conoscerla…
D’accordo rispose Genny, guarda tu stessa che bimba meravigliosa hai concepito,
con le lacrime agli occhi Mimma allungò le braccia per poterla prendere, un’istante, divenne così triste, da non riuscire più a dire una sola parola.
Mimma, Mimma, cos’hai? Le domandò Genny, perché rifiuti la piccola? Perché questa non può essere mia figlia, ma cosa dici, rispose Genny, è la tua splendida Molly che desideravi avere tra le braccia.
No, ti prego toglimi questo mostro dalle mani, e Genny con tanta calma e attenzione riprese il piccolo dono, per accudirla e farle sentire tutto l’amore possibile!
Molly nacque con metà volto di un rosa candido e metà color cioccolato, la bimba era sana, aveva solo questa grande voglia, sul lato sinistro del suo splendido viso!
Nel frattempo, Mimma piangeva in un modo assurdo, tanto, che le alzò la febbre così molto da rischiare la vita.
Il villaggio era piccolo, e tutti sapevano tutto, così, si riunirono per andare a fare le congratulazioni a Mimma e ammirare la bellissima Molly, ma anche per loro fu un momento davvero tragico, inaspettato, difatti nel momento che giunsero dietro la porta di Mimma, udirono piangere la mamma ma non la piccola appena nata, tali, si guardarono tutti e non sapevano proprio che pensare, ma mai e dico mai avrebbero immaginato che la sua mamma avesse rifiutato quel piccolo esserino così innocente.
Mimma come vide gli abitanti del villaggio, li cacciò tutti in malo modo, dicendo loro che erano venuti a vedere con i loro occhi quello che le avevano fatto… gli abitanti restarono increduli, per davvero non capivano di cosa parlasse, ma decisero di togliere il disturbo e andare via senza spiegazioni.
Trascorsero cinque lunghi anni, Molly era diventata bellissima, aveva folti capelli, neri e lunghi, brillavano proprio come quelli della sua mamma, ne aveva così tanta cura anche se era così piccola.
Mamma, mamma, dimmi amore rispose Genny, voglio dirti che tu sei la mamma migliore al mondo, sei unica, ed io ti amo tantissimo, le dichiarò Molly, era una affermazione fatta col cuore, quelle parole erano state pronunciate con tanto amore.
Genny aveva imparato ad amarla come se fosse per davvero figlia sua, ma sapeva che un giorno l’avrebbe persa, per la realtà che le avrebbe raccontato, e per questo viveva ogni istante come se fosse l’ultimo, e siffatto faceva si che Molly era ogni giorno più felice, aveva il massimo dalla vita accanto a Genny!
Mimma non l’aveva mai più cercata, e poiché Genny da quando aveva Molly, viveva in un paesino distante da dove vivesse lei, era improbabile che vi si incrociassero…
Il decimo compleanno di Molly, Genny decise di raccontare tutto alla bambina, di dirle chi fosse la vera mamma, non voleva aspettare altro tempo, pur avendo una gran paura di perderla per sempre…
Molly era stesa sul divano di un bianco candido, con le sue bellissime pantofole di peluche, stava guardando i suoi cartoni preferiti, Genny la sentiva ridere, serena e pensò questo è il momento giusto,
amore possiamo spegnere un attimo il televisore? Devo dirti qualcosa che potrebbe cambiare le nostre vite, certo mammina, ma perché sei così triste? Disse Molly.
Amore mio dai sediamoci sul divano, e insieme si accomodarono e Genny iniziò con un lungo abbraccio, mammina cos’è successo? Nulla amore ma devo confessarti qualcosa che potrebbe cambiare la tua vita, parla mammina dimmi; Molly quando ti guardi allo specchio che cosa vedi riflesso? Mamma vedo il mio viso, metà crema pasticcera e metà nutella, e ridendo le confermò che non si vergognava del colore del suo viso, e che i suoi amici tutti, le volevano un mondo di bene, proprio perché era speciale, esatto amore mio tu sei una bambina speciale è bellissima.
Racconta mamma, amore non voglio ferirti, ma devo farlo, d’accordo ti ascolto dai, respira e poi racconta, (da non credere pensò Genny tra sé, mi sta offrendo coraggio, lei a me).
Amore sei nata in un piccolo villaggio lontano da qui, dove gli abitanti vi si contano con le dita, dove tutti si conoscono, io in quel periodo facevo l’ostetrica per quel povero villaggio, per aiutare le donne in stato di gravidanza, e allora mamma lo so hai fatto nascere tanti bimbi… e io sono fiera di te, grazie amore mio, lasciami finire che è così difficile, d’accordo mamma,
quando sei venuta al mondo io ero lì a farti nascere, un silenzio scese in quella stanza dalle tende rosa, impossibile esclamò Molly, tu sei la mia mamma, no amore mio non lo sono, cioè io sono la tua mamma adottiva, e ti amo più della mia stessa vita, e chi è la mia vera madre? Disse Molly, si chiama Mimma e quando sei venuta al mondo non ti ha voluta per la voglia che hai sul volto. Ma come si può rifiutare un figlio disse Molly, mamma non ci credo, credici amore e per me dirtelo è stata dura…
Mamma a me non interessa se mi ha donata a te non mi meritava, tua sei la mia mamma meravigliosa e lo sarai per sempre, amore disse Genny la vorresti incontrare? No, mamma perché dovrei, non mi ha voluta, e ringrazio dio che c’eri tu, altrimenti non so che fine avrei fatto!
Genny la strinse così forte che… mammina non respiro, e scoppiarono in un riso fatto di complicità, sei ciò di più bello la vita mi potesse regalare piccola Molly, sei una bambina davvero speciale!
Finalmente potevano festeggiare il compleanno senza segreti, senza paure, ma con tanto amore, e così arrivarono tutti i suoi amici, l’animatore, i palloncini colorati sparsi nella sala, le stelle filanti, l’arcobaleno appeso sul muro, e all’improvviso drindrin, era il campanello, mamma vado io, aprendo la porta vide una bellissima signora donargli un regalo, chi è lei? Disse Molly, sono la tua mamma, no la mia mamma è insieme ai miei amici rispose la piccola, in quel mentre arrivò Genny, e la riconobbe all’istante, cosa vuoi le disse con tono minaccioso, ti prego non cacciarmi ho bisogno di parlare con la piccola, cosicché Genny chiese a Molly se potesse restare, e lei rispose <<si mamma così vedrà cosa ha lasciato andare>>.
Finita la festa di compleanno Mimma voleva raccontarle tutto a modo suo, ma la piccola le disse <<ascolta, so tutto, la mia mamma mi ha messo accorrente, penso che l’avrai fatto per un motivo valido, quindi non voglio giudicarti, ma ti chiedo di non scombussolare la mia vita, perché io sono felice così come sono, se vuoi puoi venire a trovarmi quando ne avrai voglia>>.
Mimma abbracciò per prima Genny ringraziandola per come l’avesse cresciuta, con valori, e amore, e poi vi si girò e strinse in un lungo abbraccio la piccola Molly, che ricambiò, dicendole << non ti odio, stai tranquilla, ma ho una sola mamma, la mia mamma è Genny>>.
Ogni giorno si impara tanto dai bambini, ti dicono cose da restare incantati, loro sono il nostro futuro, il nostro passaporto per la speranza di un mondo migliore, essi sono la nostra lucina, quella fiamma che arde nel nostro cuore ogni volta li stringiamo forte al petto.
Antonella Miceli ©
Crostata nutella e crema di ciliegie!
Grazie dell’attenzione e buona domenica sera. 🥰❤








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